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La scusa del tempo, ovvero illudersi di non aver tempo

La scusa del tempo, ovvero illudersi di non aver tempo

Sei una persona impegnata. Mooolto impegnata.

Vorresti fare tante cose. Hai dei progetti in mente. Purtroppo ti manca il tempo. Dannato tempo, non basta mai. Perché è così poco?

Comunque… è il 3 febbraio, fuori 0°C, tu in casa a farti la doccia. A un certo punto senti un rumore, ma va beh — pensi — sicuramente può aspettare. L’acqua è calda. Relax.

Eccetto che diventa fredda. Di botto. Girare il rubinetto non aiuta. Ti tocca uscire dalla doccia, con la sensazione spiacevole dell’acqua gelida che ha distrutto qualsiasi parvenza di comfort stessi provando.

Vai a controllare la caldaia e trovi un disastro. Il tubo è scoppiato e c’è acqua dappertutto.

Supponiamo ti dicessi che la riparazione, al di là dei soldi, ti costerà 7 ore della tua settimana. Che faresti? Troveresti il tempo per l’idraulico?

Beh, questo è più o meno l’esempio di Laura Vanderkam in questo TED talk.

Tempo e priorità

Un concetto in cui mi sono imbattuto molto tempo fa e che mi è rimasto impresso è la relazione tra tempo e priorità. A me piace chiamarla la scusa del tempo.

Non ho tempo

L’esempio romanzato di prima può essere esteso a mille altri casi e dimostra che sappiamo trovare tempo, quando serve.

Quando diamo la colpa alla mancanza di tempo è probabile che stiamo mentendo. Quasi mai il vero problema è il tempo. Il vero problema sono le priorità.

Quando qualcuno mi dice “Non ho tempo” io sento invece “Questa non è una mia priorità”. Riformulare la scusa in questo modo aiuta a mettere le cose in prospettiva. Provaci.

È diverso dire…
Non lavoro sui miei progetti personali perché non ho tempo
oppure…
Non lavoro sui miei progetti personali perché non sono una mia priorità.

È diverso dire…
Non faccio esercizio fisico perché non ho tempo
oppure…
Non faccio esercizio fisico perché non è una mia priorità.

È diverso dire…
Non leggo perché non ho tempo
oppure…
Non leggo perché non è una mia priorità.

Questo semplice cambio di prospettiva ti porta a un cambio di mentalità. Dire e pensare che sia un problema di tempo ti giustifica e deresponsabilizza. Non avere tempo sembra qualcosa al di fuori del tuo controllo e a cui non puoi rimediare, come fossi una vittima impotente.

Dire e pensare che sia un problema di priorità riporta la questione nella sfera delle cose che puoi controllare. Ti addossa la responsabilità di agire per cambiare lo status quo. Tocca a te valutare quali siano le tue priorità e organizzarti di conseguenza.

La posta in gioco

La scusa del tempo funziona, quantomeno per illudersi e sentirsi meglio con se stessi. Resta però che non assumerti la responsabilità del tuo tempo ti porta a sprecarlo e a tralasciare la cura del tuo progetto di vita, detto con un’espressione che rubo da Wesa.

Passiamo le giornate trascinati dagli eventi e dalle priorità di altri, siano essi persone, il lavoro, o aziende che cercano di succhiare la nostra attenzione (leggi: social, notizie, intrattenimento). In qualche modo, riusciamo sempre a trovare il tempo per queste cose. Mi viene da chiedermi come ci siamo convinti a rispettare le priorità degli altri più delle nostre.

La posta in gioco è la vita. Perché una vita degna di essere vissuta non è altro che la scelta continua e consapevole di come passare il proprio tempo limitato.

Ho le mie opinioni su cosa sia o non sia una buona priorità, e non mancherà occasione per parlarne, ma sono fermamente convinto che tocchi a ognuno definire le sue. Il punto non è dirti che priorità avere. Il punto è capire che è tua responsabilità stabilirle e fare in modo di vivere di conseguenza.

Ce l’hai, il tempo.

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