The First 20 Hours — Josh Kaufman | Riassunto e appunti

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Cosa ne penso 💭

L’idea di fondo è molto interessante: quando si tratta di acquisire un’abilità, non serve praticare migliaia di ore per passare da 0 a un livello decente. Bastano 20 ore di pratica mirata.

Il libro fornisce spunti interessanti e li accompagna con rimandi alla letteratura scientifica, il che è sempre apprezzato. Lo consiglio a chi vuole imparare una nuova abilità e vuole qualche suggerimento su come farlo in modo veloce ed efficace.

Una cosa da notare è che meno del 20% del testo è dedicato al metodo. Nella parte restante, Kaufman racconta storie su come ha appreso 6 specifiche abilità: yoga, programmazione, touch typing, Go, ukulele, windsurfing.

Da un lato ciò è positivo perché significa che non serve leggere tutto il libro per capire le strategie e iniziare a metterle in pratica. Personalmente, però, avrei preferito che fosse più denso. Non ho trovato i racconti particolarmente utili, benché ci sia qualche spunto anche in quella parte.

Le mie note 📓

Molte cose iniziano a essere divertenti/godibili solo dopo che sei diventato sufficientemente bravo. E.g. è frustrante giocare a scacchi se fai schifo e perdi tutte le partite.

È possibile arrivare a un livello decente in 20 ore di apprendimento intenso. In questo senso bisogna puntare sulla qualità del tempo speso, non sulla quantità. Devono essere 20 ore di pratica intenzionale.

Apprendimento teorico e apprendimento di abilità non sono la stessa cosa. Se vuoi acquisire un’abilità devi praticarla nel suo contesto. L’apprendimento teorico funziona da supporto per la pratica ma non la sostituisce.

C’è anche una differenza con l’allenamento. Allenarsi significa perfezionare qualcosa che già hai imparato. Non stai apprendendo da zero. E.g. sapere correre vs allenarsi per una maratona.

Le tre fasi dell’apprendimento di abilità:

  1. Fase cognitiva
    Capire ciò che stai cercando di fare, ricercare, riflettere sul processo, e scomporre la skill in parti gestibili
  2. Fase associativa
    Fare pratica, notare il feedback ambientale, correggere l’approccio a seconda del feedback
  3. Fase autonoma
    Usare l’abilità in maniera efficace ed efficiente senza bisogno di rifletterci e senza fare particolare attenzione al processo

I dieci principi dell’acquisizione rapida di abilità

1. Scegli un progetto che ti attira

Se scegli un’abilità di cui non ti frega molto sarà difficile acquisirla rapidamente. Dev’essere qualcosa che desideri fare. Meglio ancora se è pure rilevante per te in quel momento. Se ne hai più di una scegli quella che più ti attira.

Per esempio devi andare in Cina tra 3 mesi e vuoi imparare il cinese abbastanza per farti capire.

2. Concentrati su un’abilità per volta

Don’t spread yourself too thin.

Fare troppe cose significa non riuscire a farne nessuna bene. Il context switching aumenta e ti penalizza. Sarai molto più efficiente se ti dedichi a un’abilità per volta. Scegline una e raccogli le altre in una lista.

3. Definisci il tuo obiettivo di performance

Definisci, con una frase, che cosa vuoi arrivare a essere in grado di fare. Sii il più specifico possibile. Ti serve per capire sia su cosa devi concentrarti per arrivarci, sia quando ci sei arrivato.

Per esempio: voglio imparare l’organo abbastanza bene da suonare Toccata e fuga in Re minore.

4. Scomponi l’abilità in sotto-abilità

Trovare le sotto-abilità che compongono quella che vuoi imparare facilita l’apprendimento. In questo modo, ti puoi concentrare su una piccola parte per volta.

Per esempio nel golf ci sono varie sotto-abilità: scegliere la mazza adatta, colpire per fare uscire da pallina un bunker, il putt, etc.

5. Recupera strumenti essenziali

Per certe skill servono alcuni strumenti senza cui è difficile o impossibile praticare. Non puoi suonare la tromba senza tromba.

6. Elimina ostacoli alla pratica

Non ci devono essere ostacoli quando vuoi praticare. Categorie di problemi:

  • Necessità di fare sforzi prima di praticare (e.g. se metti la tromba dall’altra parte della casa)
  • Risorse disponibili in maniera intermittente (e.g. ti devi fare prestare la mazza da golf ogni volta che vuoi praticare)
  • Distrazioni ambientali (e.g. lo smartphone, il rumore)
  • Blocchi emotivi (e.g. paura, dubbio, imbarazzo)

Non puoi affidarti totalmente alla forza di volontà. Fai in modo che mettersi a praticare sia facile. Meglio usare la forza di volontà per eliminare questi ostacoli.

Ho parlato di questo concetto riflettendo su come imparare ad amare il tuo sé futuro.

7. Crea tempo da usare per la pratica

Devi avere del tempo in cui praticare, non puoi aspettare di essere magicamente libero, altrimentimenti non lo farai mai. Vedi: la scusa del tempo.

Spesso buttiamo tempo in attività dispendiose ma di poco valore e.g. guardare la TV, stare sui social. Tagliare un po’ di queste attività ti potrebbe regalare un sacco di tempo che puoi dedicare alla pratica.

È utile, prima di iniziare, decidere che non smetterai prima di avere raggiunto uno tra questi due obiettivi:

  • sei arrivato al livello di abilità desiderato
  • hai fatto almeno 20 ore di pratica

I primi momenti sono i più frustranti. Questo pre-commitment ti dà un obiettivo per il quale resistere.

8. Crea cicli di feedback veloci

Il feedback è importante e dev’essere veloce. Senza feedback non sai cosa stai sbagliando e se è lento non hai modo di migliorare in fretta. Non migliorerai mai se ti ci vogliono 6 mesi per capire se il formaggio che hai fatto è buono.

La programmazione è un buon esempio. Scrivi del codice → provi a lanciare il programma → non funziona un tubo. Correggi e riprovi. Repeat.

9. Pratica in brevi sessioni cronometrate

Quando sei all’inizio la pratica è frustrante. Il tempo sembra non passare mai e quindi è facile sovrastimare quanto ne hai dedicato alla pratica.

Cronometrati per ovviare a questo problema. Imposta un timer da 20 minuti e concentrati sulla pratica senza smettere finché non suona.

10. Concentrati su quantità e velocità

Puntare alla perfezione da subito contribuisce ad aumentare la frustrazione. Ma all’inizio del processo di apprendimento, la quantità è più importante della qualità. Quindi punta piuttosto a un livello di qualità sufficiente. In questo modo sei veloce → aumenta la quantità → migliori in fretta.

Ciò non significa che non ti devi preoccupare di come stai facendo le cose. Quando fai pratica devi mirare a migliorare il tuo livello, altrimenti non è pratica intenzionale.


Dalla letteratura scientifica sembra che non serva poi molta pratica per passare da noob totale a decente. Questo fenomeno si chiama “power law of practice” e si applica ad abilità sia fisiche che mentali. Il miglioramento è più veloce all’inizio e più lento man mano che diventi bravo.

Dieci principi dell’apprendimento teorico

Come già accennato, l’apprendimento teorico non sostituisce la pratica ma la supporta.

1. Documentati sull’abilità e argomenti correlati

Spendi 20 minuti cercando materiale sull’abilità. L’obiettivo non è di mettersi a studiare approfonditamente, ma di capire come scomporre la skill. Scorri velocemente il materiale per vedere quali sono i punti salienti che si ripetono.

2. Immergiti nella confusione

In questa fase di ricerca, troverai parti che generano confusione. È un ostacolo emotivo perché ti fa sentire stupido e non è divertente. Però non devi scappare. Piuttosto devi tendere verso la confusione perché funge da segnale. Ti serve per capire cosa devi imparare.

3. Identifica modelli mentali e ganci mentali

Con la ricerca ti accorgi di idee e tecniche che si ripetono: hai trovato dei modelli mentali. Un modello mentale è un’unità di conoscenza che padroneggi senza bisogno di pensare ai dettagli. Se sai cosa significa server puoi usarlo liberamente nei tuoi pensieri e discorsi, senza riflettere ogni volta sul fatto che è un computer col compito di ricevere richieste da altri computer e fornire risposte.

Un gancio mentale invece è un qualcosa che già sai e a cui puoi ricollegare ciò che stai imparando. Le metafore sono ganci mentali. Potrei dire che un server è come un bibliotecario a cui chiedi un libro, lo cerca e te lo porta. Libro = pagina web.

4. Immagina l’opposto di quello che vuoi

Tecnica dell’inversione. Invece di chiederti cosa dovresti imparare, immagina che tutto vada per il verso sbagliato. In questo modo scopri alcuni aspetti a cui non avresti pensato altrimenti.

Per esempio se vuoi fare kayak: ti potresti ribaltare e non sapere come rigirarti, potresti imbarcare acqua, potresti perdere la pagaia. Ora sai che devi anche pensare a come risolvere questi eventuali problemi. Equipaggiamento? Imparare tecniche?

5. Parla con professionisti per stabilire aspettative

Parlare con chi già possiede la skill che vuoi acquisire ti aiuta a stabilire aspettative adeguate per un novizio. Sapere cosa è fattibile aiuta a tenere vivo l’interesse. Il rischio altrimenti è di scoraggiarsi perché hai aspettative troppo alte e non riesci ad arrivare velocemente a quel livello di performance.

6. Elimina distrazioni dal tuo ambiente

Se ti distrai non puoi fare pratica concentrata, che è al cuore dell’acquisizione rapida di abilità. Quindi elimina le distrazioni dal tuo ambiente.

7. Usa la ripetizione dilazionata per memorizzare

La memoria segue una curva di decadimento per cui:

  • i concetti che hai acquisito di recente tendono a scomparire più in fretta, quindi hai bisogno di ripassarli prima
  • ma più tempo passa e meno hai bisogno di ripassarli perché ripetendoli li solidifichi

Questo investimento in memorizzazione è utile quando l’abilità richiede di ricordare informazioni velocemente. Se stai imparando una nuova lingua hai bisogno di ricordare i vocaboli.

Ciò non vale per tutte le skill. Se non si applica a quella che stai imparando, puoi saltare questa parte.

8. Crea impalcature e checklist

Per molte skill è necessaria una parte di setup/manutenzione. Creando checklist e impalcature non hai bisogno di ricordare ogni volta cosa fare, ma ti basta seguire la struttura che hai messo in piedi.

  • Checklist: lista di cose da fare (ne ho anche parlato qui)
  • Impalcatura: struttura che ti aiuta ad approcciarti alla pratica sempre allo stesso modo, per esempio una routine di riscaldamento

9. Fai previsioni e testale

Sperimenta.

  1. Basandoti su quello che sai prova a prevedere gli effetti di un cambiamento che vuoi mettere in atto
  2. Mettilo in atto
  3. Confronta previsione e risultato

10. Rispetta la tua biologia

Il tuo corpo è un sistema biologico con dei bisogni: dormire, mangiare, bere, fare pause, etc. Per esempio, sembra che sia necessario fare pausa ogni 90 minuti di attenzione concentrata.

È facile trascurare il corpo per dedicarsi alla pratica, ma è controproducente. Se non rispetti la tua biologia anche le tue performance ne risentiranno.

Altri frammenti dal resto del libro

Spunto per l’allenamento fisico. Il Saluto al sole è una “minimum viable routine”, cioè se vuoi puoi ripeterla per tutta la sessione di yoga e sei a posto così, perché:

  • coinvolge i principali gruppi muscolari
  • allena forza e flessibilità
  • è impegnativa senza essere complessa

Però potresti avere problemi di Repetitive Stress Injury, quindi è meglio fare qualche ripetizione e poi passare ad altre pose.


Siamo soggetti a un fenomeno che si chiama interferenza cognitiva.

In sostanza, se pratichi un’abilità e subito dopo ne pratichi un’altra simile, il tuo cervello potrebbe avere problemi a consolidare le informazioni.

A quanto pare il periodo critico è di 4 ore, quindi bisognerebbe aspettare almeno questo tempo prima di praticare skill simili.

Immagino che un esempio possa essere lo studio contemporaneo di due lingue o di due linguaggi di programmazione.


La memoria procedurale è quella memoria che ci permette di rendere una sequenza di azioni istintiva. Per esempio dopo che digito una parola un sacco di volte, il mio cervello memorizza i movimenti necessari e digitarla diventa automatico.


L’ostacolo più grande che dobbiamo fronteggiare quando vogliamo imparare una skill non è né fisico, né cognitivo. È emotivo. La frustrazione e il sentirci stupidi ci spingono a dissuadere.