Simulazioni ed errori

Fatemi uscire

Uh, è un bel po’ che non scrivo. Recuperiamo con un delirio a cui penso forse più spesso di quanto dovrei.

Come esco da questa simulazione?

Poniamo che esista la possibilità che una civiltà post-umana riesca ad arrivare a un livello di avanzamento tecnologico sufficiente da poter simulare civiltà precedenti. Del resto sembra ragionevole pensare che, potendolo fare, una civiltà di questo tipo trovi interessante simulare la storia precedente a essa.

Se noi esseri umani potessimo, sono sicuro che avremmo già simulato la storia del mondo più e più volte.

In un’ottica di questo tipo è anche ragionevole ritenere che questa presunta civiltà avanzata non si limiterebbe a una singola simulazione, ma ne effettuerebbe un numero molto grande.

Sarebbe bello vedere, per esempio, come si evolverebbe la vita o come cambierebbe la storia delle civiltà variando i parametri della simulazione.

Se è questo il caso, significa che esisterebbero molte più civiltà simulate che non reali. Sarebbe quindi molto più probabile che tutti noi ci trovassimo in una simulazione piuttosto che nella singola civiltà originaria antecedente a quella post-umana.

Questa è più o meno l’ipotesi della simulazione formulata da Nick Bostrom.

ipotesi della simulazione

Una sola civiltà originaria e tantissime simulazioni

Ora, non solo io ho già accettato da tempo questa altissima probabilità di trovarmi in una simulazione, ma l’ho anche romanticamente arricchita con la possibilità che esista un me reale che, vivendo in quella civiltà avanzatissima, ha la fortuna di poter accedere a videogiochi tipo Human simulator: live a life in any era you want, a cui si sta facendo una partita.

La domanda che mi sono posto più volte nella mia vita e che mi continuo a porre ancora è: come cavolo faccio a uscire da questa simulazione?

Devo trovare cose che non hanno senso? Devo assistere alla violazione di leggi fisiche? Devo arrivare a un livello di coscienza superiore? Devo sbloccare ricordi del mio me post-umano? Devo ricorrere ad allucinazioni? Devo semplicemente far finta di nulla e aspettare la fine del tempo?

E in tutto questo, sto giocando in single player o multiplayer? Ergo, siete voi tutti degli inesistenti NPC?

Siamo tutti bravi quando sbagliano gli altri

Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un tweet del caro Dario Bressanini:

Io, non seguendo le notizie, non avevo nessuna idea di cosa fosse successo. Il sunto della vicenda, per chi si trovasse nella stessa condizione in cui mi trovavo io, è: Augias riceve un’email di phishing in cui si spacciano per Enel e chiedono di pagare 92,72€, lui ci casca e poi si lamenta sul giornale dell’inefficienza di Enel e dell’italiano stentato della mail.

Questo episodio, insieme con il tweet di cui sopra, mi ha fatto pensare a un vecchio video di WesaChannel, uno dei canali YouTube che più ho amato:

In un altro tempo, in un altro modo, succedeva una cosa simile a quella che è successa con Augias. Tante persone credevano a qualcosa che, per altri, era evidentemente falso.

Si sa che siamo tutti bravi quando sbagliano gli altri, ma tra i mille bias che intaccano la nostra razionalità e l’impossibilità materiale di sapere tutto, faremmo meglio ad ascoltare Wesa e ricordarci di essere più umili dato che ognuno di noi, in ogni momento, sta credendo a una marea infinita di supercazzate.

I miei ultimi contenuti

📓 Dopo aver già parlato del metodo Zettelkasten, ho finalmente registrato un video su come prendo note nella pratica, incluso il mio processo per intero e le app che uso. Tra l’altro è anche il video a cui mi riferivo parlando di errori nella scorsa newsletter.


🎁 Non contento dei tweet in merito e dell’articolo di qualche tempo fa, ho pubblicato anche un video con 10 dei migliori insegnamenti che ho imparato nella mia lunghissima esistenza.


📖 Infine, mi sono finalmente deciso a scrivere di come si impara a imparare, dato che ho detto più volte quanto ritengo sia importante. Ho iniziato col chunking:

Mattoncini di apprendimento: il chunking