La pericolosità degli anelli aperti

Come una notifica mi ha rovinato la serata (e il sonno)

Nella divisione Engineering dell’azienda in cui lavoro seguiamo un processo chiamato RFC (Request For Comments).

Quando dobbiamo introdurre cambiamenti importanti o quando vogliamo stabilire uno standard interno, scriviamo un documento che serve a definire il progetto in questione.

Questo documento viene mandato a tutta la divisione e deve essere approvato. Chiunque può commentare esprimendo dubbi e opinioni: da qui il nome Request For Comments.

Qualche giorno fa commentavo un’RFC per suggerire un’idea alternativa a quella delineata. A seguito del mio commento è nata una discussione a cui hanno partecipato diversi colleghi e che si è conclusa con una decisione.

Passa un po’, finisce la giornata lavorativa e stacco per dedicarmi a non-ricordo-cosa avessi in programma di fare nel resto del mio tempo. Se non che, dopo 1–2 ore circa, mi arriva la notifica del messaggio di un collega, che mi menzionava e rispondeva a uno dei miei punti. 💬

Da quando ho iniziato a lavorare qualche anno fa, mi sono imposto di non toccare il lavoro fuori dal lavoro. È una linea guida che mi serve per evitare di compromettere il mio tempo libero.

Di conseguenza ho deciso di non rispondere e di rimandare al giorno dopo.

Purtroppo, il mio cervello evidentemente non era d’accordo e ha ritenuto opportuno continuare a pensare a tutti i possibili modi di rispondere. Mi ha tenuto sveglio la notte più del necessario e mi ha impedito di riaddormentarmi la mattina quando mi sono svegliato troppo presto.

Open loop

Questo fenomeno, che tutti hanno sperimentato almeno una volta nella vita, dipende dagli open loop (anelli aperti), concetto di cui ho imparato il nome leggendo il libro Riconquista il tuo tempo e che indica un qualcosa che è stato iniziato ma non concluso.

Il nostro cervello brama la conclusione e, quando non ce n’è, rimane in uno stato di tensione.

Questa brama viene sfruttata, per esempio, nelle serie TV, facendo in modo che ogni episodio finisca nel bel mezzo dell’azione e lasciando gli spettatori col desiderio di sapere che cosa succederà. Ecco che nasce il binge watching. 📺

Similmente, quel messaggio del mio collega, ricevuto dopo il lavoro, riapriva non solo la discussione, ma anche un anello nella mia testa che si era chiuso con la decisione concordata qualche ora prima.

Evitare un open loop significa evitare di intrappolare il cervello in uno stato di tensione e può essere fatto in modi diversi a seconda del caso.

Per esempio bisognerebbe non iniziare qualcosa di nuovo (un nuovo task, un nuovo progetto) prima di aver dato degna conclusione a ciò che è già in corso.

O ancora, sarebbe opportuno evitare le sorgenti di compiti quando non c’è la possibilità di portarli a termine. Nel mio caso significherebbe non controllare i messaggi di lavoro fuori orario e disattivare le relative notifiche.

PS se qualcuno sa come disattivare automaticamente le notifiche di un’app in base all’orario me lo faccia sapere.

Libri 20/20

Inaspettatamente sono riuscito a completare il mio almost-absolutely-pointless obiettivo di lettura per il 2020. In un articolo del mese scorso accennavo di essere in ritardo, ma, come si può notare dallo screenshot, sono stato salvato dallo strigo Geralt di Rivia, aka The Witcher.

Una saga che già consigliavo qualche newsletter fa e che continuo a consigliare ora che ho appena concluso la storia principale (mi manca solo l’ottavo libro che però è un prequel).

Btw, grazie a chi me l’aveva consigliata.

I miei ultimi contenuti

🎁 Sto per fare 30 anni e per l’occasione ho deciso di fare una sorta di “calendario dell’avvento”. In 10 giorni 30 lezioni che ho imparato nella mia esistenza. È in corso sia su Instagram che su Twitter.


📓Tempo fa ho parlato del metodo Zettelkasten, che uso per prendere note in modo da imparare meglio e ricordare i contenuti che consumo. Ora ho deciso di delineare anche il mio processo per intero, incluse le app che uso. Tutto nell’ultimo articolo sul blog:

Come prendo note col metodo Zettelkasten: processo e app


📔 Ho inoltre deciso di parlare di una delle abitudini più durature che ho: il journaling. Ho iniziato quasi 3 anni fa e non ho mai interrotto. Il processo che seguo è cambiato nel tempo. Nell’ultimo articolo sul blog parlo della sua evoluzione attuale:

Come e perché faccio journaling


📰 Sul canale, invece, nell’ultimo video parlo del perché non seguo le notizie (e perché dovresti pensare di smettere anche tu):


Buon Natale 🎄