Imparare a imparare, niente ha senso, 3 libri, Zettelkasten

Ce l’avete mai la sensazione di aver fatto meno di quanto avreste potuto?

Io quasi ogni giorno.

Ai tempi della scuola non accompagnavo i miei genitori ai ricevimenti coi professori perché avevo paura di quello che avrebbero potuto dire.

Quasi mai mancava il “potrebbe fare di più”.

Ah e poi qualche voto basso in latino. 🤸‍♂️

Imparare a imparare per adattarsi in fretta

Sto ancora leggendo la saga di Geralt di Rivia (aka The Witcher). Ero a fine libro 2 nella scorsa newsletter e ora sono a quasi fine libro 4. Sempre più consigliata.

Però ho ricominciato anche a leggere non-fiction. Non resistevo più. 👀

Ho ripreso con un libro semplice: The Almanack of Naval Ravikant (totalmente gratis, tra l’altro).

Dico semplice perché è una raccolta di pezzi più che una narrazione completa e quindi è possibile prenderlo in qualsiasi momento, leggerne un frammento, e posarlo. Senza necessariamente impegnare chissà quanto tempo.

Comunque, tra le varie idee interessanti mi sono imbattuto in una di cui sono convinto ormai da tanto tempo (che è anche una delle fondamenta di questo mio progetto online): la necessità di imparare a imparare. #metalearning

Perché?

Intanto perché è divertente. E a me basta.

Ma c’è un motivo più pratico. 🏫

Fino a qualche decennio fa ci si poteva aspettare di iniziare un lavoro e tenerselo anche per tutta la vita. Il mondo non cambiava tanto velocemente quanto cambia oggi e quindi studiare le cose giuste all’università poteva essere importante. Quelle cose sarebbero rimaste rilevanti a lungo.

Oggi è molto più importante sapere come apprendere velocemente per poter adattarsi ai cambiamenti. Le cose che erano rilevanti quando andavamo all’università potrebbero essere oggi obsolete, del tutto o in parte. Questo significa anche che frequentare l’università non è più strettamente necessario, se non in settori particolari.

Quindi il mio è un invito a interiorizzare che l’apprendimento è necessario e che quindi vale la pena di provare a renderlo efficace.

Come per ogni argomento ci sono millemila risorse.

Alcune tra quelle che ho usato personalmente:

E altre dalla lista di libri che intendo leggere:

Il pensiero che mi rincuora più di tutti

Catturati dalla frenesia della vita ci perdiamo spesso in un oceano di preoccupazioni. C’è sempre qualcosa da risolvere, una commissione da svolgere, un problema incombente.

Come diceva il buon vecchio Popper:

Tutta la vita è risolvere problemi

Nell’odissea della mia esistenza, però, ho formato un’isoletta di calma. Un pensiero a cui torno spesso e che trovo molto rincuorante: niente ha senso.

È tutto inventato.

  • Soldi
  • Problemi
  • Successo

Tutto inventato.

Ci sono atomi nell’universo e poi a un certo punto spunta la vita. E gli esseri umani poco dopo.

E quegli stessi esseri umani hanno inventato la gran parte dei problemi che essi stessi passano il tempo affannandosi a risolvere.

Ma niente è veramente importante, niente ha senso: è tutto un caos di particelle disperse nel cosmo che interagiscono creando forme variegate. A un certo punto inizi e in un altro punto finisci.

Niente è importante, non serve preoccuparsi così tanto.

So che molti considerano questo un pensiero angoscioso. Preferiscono credere che ci sia un senso a tutto e pensano che senza di esso rimanga solo un vuoto nichilista deprimente.

Io, come ho già detto, lo trovo rincuorante e anche liberatorio. Niente è importante e non c’è un senso predefinito. Sei libero di fare le prove che vuoi, di sbagliare quanto vuoi, di definire per te stesso cosa ti interessa perseguire, di scegliere e riscegliere e cambiare strada mille volte.

Perché comunque niente ha senso. È tutto inventato.

I miei ultimi contenuti

Io leggo molto.

O quantomeno leggo molto rispetto alla media. Ma siccome la media è prossima a zero libri l’anno, il mio non è un gran traguardo. 🙃

Quest’anno per esempio ho letto molto meno di quello che avrei potuto, soprattutto considerando che il tempo a casa è notevolmente aumentato.

Però ci sono comunque stati libri molto interessanti. Nell’ultimo articolo sul blog parlo di 15 insegnamenti da 3 dei migliori libri che ho letto nel 2020:

Umanità e dintorni: 15 insegnamenti da 3 libri che ho letto nel 2020

Nel frattempo l’anno non è finito, ci sono ancora quasi 6 settimane per recuperare. Torno a leggere. 📚


Come già accennavo nella primissima puntata di questa newsletter ho da poco adottato un nuovo processo per prendere note. Si chiama Zettelkasten e mi aiuta sia a ricordare meglio sia a creare contenuti.

Ne ho parlato anche in un video sul canale: