Niente è vero fino a prova contraria

Un po' di sano scetticismo

Yo peeps, benvenuti ai nuovi e bentornati ai vecchi nella ProtoNewsletter, il posto in cui condivido spunti, deliri, idee, e ogni tanto consigli di dubbia utilità. Oggi parliamo un po’ di scetticismo e del perché esiste l’onere della prova (a dispetto di chi preferirebbe scaricarlo sugli altri).

Uno dei temi che cerco di seguire è far sì che le mie convinzioni si avvicinino sempre di più alla verità. Desidero, cioè, che la mia rappresentazione mentale del mondo sia il più possibile aderente alla realtà. È un obiettivo che trovo soddisfacente in sé ed è correlato alla voglia di apprendere. Ma al di là del puro gusto di sapere, tendere alla verità è anche vantaggioso in pratica. Anzi, mi riesce difficile pensare a qualcosa di più utile. Quando sto per attraversare la strada, guardo a sinistra e a destra per sapere se ci sono veicoli in arrivo. Conoscere la situazione in cui mi trovo è essenziale se voglio arrivare dall’altra parte senza sfracellarmi sotto un camion. [Continua…]

Cose

Iniziamo con un paio di consigli che rimangono più o meno in tema con quello che abbiamo detto sopra. Il primo è il canale di street epistemology di Anthony Magnabosco. In sostanza ‘sto tizio conduce interviste per strada in cui, con una pazienza che farebbe invidia a un asceta, usa il metodo socratico per indagare le basi delle credenze dell’interlocutore. La cosa bella è proprio che, diversamente dai dibattiti feroci a cui siamo abituati, queste chiacchierate sono estremamente cortesi e, in quelle che ho visto, gli interlocutori stessi le hanno apprezzate molto. Personalmente, non so come faccia a restare così calmo, posato, gentile, e paziente. A vedere certe interviste ho quasi provato dolore interiore. Ve ne lascio una che non tocca temi particolarmente sensibili:

Il secondo consiglio sempre in ambito razionalità, è Rationality: From AI to Zombies, una serie di articoli che potete trovare sotto forma di libro su Amazon, ma anche completamente gratuiti (per esempio) su Read the Sequences. Ne ho già parlato nei miei appunti di marzo e qua vi voglio condividere un articolo che non ho menzionato nelle note ma che mi ha colpito molto: How to Convince Me That 2 + 2 = 3.

Poi, per ripulire il cervello da tutto questo onanismo mentale, un po’ di contenuti su natura & co. Un canale su come costruire acquari, terrari, et similia; volpi che ridono HEHEHE, cuccioli di cane abbandonati e salvati, e un tizio che inizia ad allevare un’aragosta comprata al supermercato.

Infine, per concludere col botto, il video più bello che avete visto quest’anno. Ringraziatemi dopo:

I miei ultimi contenuti

Come accennato sopra, con marzo ho iniziato una nuova serie a cadenza mensile in cui racconto quello che scopro e imparo. Prima puntata:

Appunti da marzo 2022


The Dip è un libricino di neanche 100 pagine in cui Seth Godin cerca di spiegare come scegliere quando perseverare e quando abbandonare. In questo articolo racconto quali sono le tre idee più importanti che propone, o, quantomeno, quelle che mi hanno colpito di più:

3 insegnamenti da The Dip di Seth Godin

E per chi lo preferisce in forma video: